Nuovo Comitato Scientifico 2025
Benvenuto al nuovo Comitato Scientifico di Sturge Weber Italia!

Sabato 11 gennaio a Milano, abbiamo ufficialmente presentato il nostro nuovo Comitato Scientifico, composto da medici e specialisti che ci accompagneranno in un percorso di crescita, ricerca e sensibilizzazione sulla Sindrome di Sturge Weber.
Con il loro supporto, miriamo a garantire una maggiore attenzione, trattamenti avanzati e nuove opportunità per tutti i pazienti e le loro famiglie.
Che cos'è il comitato scientifico e perché è importante?
Presenta un pilastro fondamentale per la nostra associazione: è formato da esperti in diversi ambiti medici uniti dall'obiettivo di:
- Migliorare la ricerca scientifica sulla Sindrome di Sturge Weber.
- Supportare lo sviluppo di trattamenti innovativi.
- Fornire consulenza e linee guida per il miglioramento della qualità di vita dei pazienti.
Ti presentiamo i membri del nuovo Comitato Scientifico del 2025:
- Aristei Francesco – Odontoiatra (Ospedale Pediatrico Bambino Gesù IRCCS, Roma)
- Bartolini Luca – Neurologo Epilettologo Pediatrico (AO Meyer IRCCS, Firenze)
- Colletti Giacomo – Chirurgo Maxillo Facciale (Università di Modena e Reggio Emilia)
- Consales Alessandro – Neurochirurgo (IRCCS Istituto Giannina Gaslini, Genova)
- Diociaiuti Andrea – Dermatologo (Ospedale Bambino Gesù IRCCS, Roma)
- El Hachem Maya – Dermatologa (Ospedale Bambino Gesù IRCCS, Roma)
- Fontana Elena – Neuropsichiatra Infantile (Verona)
- Gusson Elena – Oftalmologa Pediatrica (AOUI Verona)
- Mancardi Maria Margherita – Neuropsichiatra (IRCCS Istituto Giannina Gaslini, Genova)
- Tassi Laura – Neurologa (ASST Niguarda, Milano)
- Vecchio Davide – Pediatra (Ospedale Bambino Gesù IRCCS, Roma)
- Vicari Stefano – Neuropsichiatra (Università Cattolica, Roma)
Un impegno condiviso per un futuro migliore.
Grazie al contributo di questi professionisti, siamo pronti a compiere nuovi passi verso la sensibilizzazione e il miglioramento delle cure per chi vive con la Sindrome di Sturge Weber.
Unisciti a noi!
Il tuo supporto è fondamentale per continuare a sostenere la ricerca e i pazienti.